Ci lascia un pezzo di basket santostefanese

Se n'è andato questa notte Massimo Busonero, ex presidente della nostra società, pionere del basket all'Argentario. Magari le giovani leve non sanno di chi stiamo parlando, ma per noi cresciuti sotto lo schiocco del sole del Siluripedio o al freddo del "pallone" che montavamo per l'inverno, Massimo è un istituzione.

In quel periodo l'allora Libertas Argentario non faceva attività nelle scuole. L'unico modo per far avvicinare i ragazzi alla pallacanestro era andare a cercarli, invogliarli. Massimo in questo era un artista. "Oh te, ma che sport fai? Alto e grosso così ci faresti comodo"...

E' così che dalla seconda metà degli anni '70 il basket ha messo piede all'Argentario. Un inizio pieno di tanta voglia di fare, con nessuna struttura e l'apporto di allenatori grossetani. Poi il periodo d'oro degli anni '80 con il rimpianto "pallone" del Siluripedio, quindi la migrazione verso Orbetello. Al nostro ritorno a Santo Stefano, Massimo è stato subito coinvolto da Roberto Verdile, ma gli impegni lavorativi e soprattutto l'assistenza a sua madre non gli hanno mai permesso di presenziare alla vita societaria.

Noi della vecchia guardia ne potremmo raccontare a decine di aneddoti. C'era un periodo che per noi Massimo era un mito. Mi ricordo di pomeriggi passati in negozio in Via XX Settembre a registrare la sua voce mentre serviva la clientela, voce che poi sarebbe servita per confezionare interviste immaginarie al Presidentissimo. Trasferte con il mitico pulmino tra formaggi e verdura, scorer al tavolo con quegli occhialetti che ne sapevano una più del diavolo, mattine d'estate passate a chiamarlo da Via dell'Oratorio per farci tirare le chiavi del campetto, riunioni nella vecchia sede della DC, cerimonia di apertura o chiusura della stagione sportiva con il montaggio o lo smontaggio della copertura del Siluripedio... Insomma, tanti ricordi che ci passano davanti, indelebili, indimenticabili.....

Quest'anno il "3on3" che farà ritorno in Piazza dei Rioni, verrà giocato in suo ricordo. Il minimo che si possa fare, per una persona che ci ha insegnato ad amare questo sport.

Ciao 'Gnesu